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Paese Perduto I.

La cultura dei contadini veneti/La giornáda e il lunario

Szerző
Verona
Kiadó: Giorgio Bertani editore
Kiadás helye: Verona
Kiadás éve:
Kötés típusa: Varrott papírkötés
Oldalszám: 218 oldal
Sorozatcím:
Kötetszám:
Nyelv: Olasz  
Méret: 21 cm x 14 cm
ISBN:
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La lingua rappresenta un modulo conoscitivo fondamentale dl una socleta e della sua cultura. Per questo ho tentato la trascrizione del linguaggio contadino della Bassa, coito nelle forme plu espresslve dalla voce degli ultlml «analfabetU, conservandone fin dove possibile, la conte-stualita e la struHura dl cultura orale. Una lingua «non esiste al dl fuori della cultura, cloe al di fuori, di un insleme ereditato socialmente dl usanze e credenze che determinano la struttura della vita». Tale presupposto, ml ha guidato anche nella scelta delie «catégorie» e nel rag-gruppamento dl plu modi dl dire in schede. In un testo cosi composto, la parola conserva la sua valenza di «segno» e di «significato» della realta vissuta, del pensiero che la sostiene e delle situazioni di cul fa parte. «Mallnowski ha sottolineato 11 fatto che parlare e sostanzlaimente una forma di azlone plu che trasmissione di idee e che il parlare entra dinámicamente nella situa-zione di cul fa parte». Alla origlnaiita... Tovább

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La lingua rappresenta un modulo conoscitivo fondamentale dl una socleta e della sua cultura. Per questo ho tentato la trascrizione del linguaggio contadino della Bassa, coito nelle forme plu espresslve dalla voce degli ultlml «analfabetU, conservandone fin dove possibile, la conte-stualita e la struHura dl cultura orale. Una lingua «non esiste al dl fuori della cultura, cloe al di fuori, di un insleme ereditato socialmente dl usanze e credenze che determinano la struttura della vita». Tale presupposto, ml ha guidato anche nella scelta delie «catégorie» e nel rag-gruppamento dl plu modi dl dire in schede. In un testo cosi composto, la parola conserva la sua valenza di «segno» e di «significato» della realta vissuta, del pensiero che la sostiene e delle situazioni di cul fa parte. «Mallnowski ha sottolineato 11 fatto che parlare e sostanzlaimente una forma di azlone plu che trasmissione di idee e che il parlare entra dinámicamente nella situa-zione di cul fa parte». Alla origlnaiita del testo, spesso, ho preferito la identita del discorso anche se, qua e la, ha comportato delle apparenti ripetizioni e puô mostrare scarsita d'inven-zione. Il mondo contadino preso in considerazione, appare in una dlmensione culturale piCi esatta, attraverso il suo linguag-
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gio che ne esprime anche la fiio-sofia e la morale: uno specchio modesto di una civllfa che va scomparendo. La parola e la frase, raccontano la gente che usa quelle parole o queiia frase, nel diversi momenti del vivere quoti-diano: in famiglia, sul lavoro; di fronte ai problemi della saiute, de! salario; in rapporte aii'amore e alla morte. La gente presa come oggetto, e il mondo contadino circoscritto in una zona ben precisa, con i'intento perô di rlca-varne i motivi profondi di un vivere e di un agire, che oltrepas-sano i confini geografici di un territorio, grande o piccolo che sia, per essere testimonianza di una civilta. Non della civilta con-tadina in senso storico, ma piut-tosto sociologico, anche se i va-lori della vita rurale sono sempre gil stessi, seppur vlssuti in tempi e zone diversi. Tuttavia, il mondo contadino non si presenta con un'unica fisionomía: la differenza culturale di chi possiede casa e terra da chi non ha che le braccia per lavorare, non e trascurabiie. La spaccatura salariale in catégorie di lavoro (salariat!, avventi-zi, giornalieri) e in sottociassi sociall, determina una diversa vi-slone del lavoro e della vita. L'ambiente di paese o dl corte, ii vivere in case isoiate o raggrup-pate, in contrade, in frazioni; l'in-fiuenza della predicazione religiosa e delle tradizioni mitoiogi-che popolari; la frequenza dell'o-steria e la solitudine deile stalle, sono tutti fattori che rendono «diverso» un modo di dire, appa-rentemente idéntico o uniforme. In questo senso, ripetizioni e varianti diventano frasi ed espres-sioni del tutto nuovi e autonomi
Piano deiropera:
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